La luce non esiste - I libri e i racconti

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La luce: l'illusione più antica del mondo
 
Tutto ciò che vediamo nel mondo e nell'universo è in qualche modo un'illusione, la più antica delle illusioni. Noi crediamo di vedere tramite la luce. Ma la luce in sé esiste soltanto come forma di energia elettromagnetica. La nostra percezione della luce dipende dalle capacità sensoriali (in un ambito ristretto dello spettro elettromagnetico) e cognitive del nostro sistema visivo. Quando tale radiazione entra nell'occhio umano, viene focalizzata dalla cornea e dalla lente dell'occhio per formare un'immagine sulla retina. I fotorecettori presenti nella retina convertono poi la luce in impulsi elettrici che vengono trasmessi al cervello, dove vengono elaborati e INTERPRETATI come immagini.
 
In sé l'universo è materia/energia assolutamente buia: la luce è ILLUSIONE creata dal nostro sistema occhi-cervello.
 
Il mondo viene visto, illusoriamente, in modo diverso da ciascuna specie vivente, secondo il proprio adattamento evolutivo. La percezione del colore dipende dalla presenza di specifici fotorecettori nella retina dell'occhio, noti come coni, che sono sensibili a determinate lunghezze d'onda della luce visibile. L'occhio umano ha tre tipi di coni, che sono sensibili ai colori rosso, verde e blu, e la combinazione di questi coni consente di percepire una vasta gamma di colori. Ci sono significative differenze nella percezione del colore nei vari animali "vedenti", a causa delle variazioni nei fotorecettori e nella densità dei coni nella retina. Il "mondo" visto da un cane o da un gatto o da una mosca è sicuramente molto diverso dal nostro… Ad ogni buon conto è sempre valida la metafora di Platone in merito al mito della caverna ("Un gruppo di persone viveva in una caverna buia, senza mai vedere la luce del sole. Erano legati ad una sedia e non potevano girarsi. Dietro di loro c'era un fuoco, e tra il fuoco e le persone, passavano delle ombre. Questi prigionieri pensavano che quelle ombre fossero la realtà, perché non avevano mai visto altro. Ma un giorno, uno di loro si libera dalle catene e riesce ad uscire dalla caverna. All'inizio è spaventato dalla luce del sole, ma poi si abitua e inizia ad esplorare il mondo fuori dalla caverna. Il prigioniero scopre che le ombre che vedeva nella caverna erano solo una piccola parte della realtà, e che c'è molto di più da scoprire al di fuori della caverna. Poi, decide di tornare nella caverna per raccontare agli altri prigionieri ciò che ha visto. Ma quelli non gli credono e lo prendono per pazzo. Il mito della caverna ci insegna che non dobbiamo credere a tutto ciò che ci viene detto, ma dobbiamo cercare la verità e scoprire la realtà per noi stessi. È importante uscire dalla nostra "caverna" mentale e aprire la mente ad altre possibilità e conoscenze").
 
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