un amore oltre la morte - I libri e i racconti

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L'ora della morte (Alcesti e Admeto)
La morte è l’esito ineludibile del conflitto finale fra il primo comandamento del nostro DNA (e del DNA universale), ovvero la sopravvivenza della specie, e il secondo comandamento, ovvero la sopravvivenza dell’individuo. Il prevalere del primo comandamento, con la morte dell’individuo, è necessario al rinnovamento della specie, in un ambiente sempre mutevole.
Nell’ora della morte i più fortunati (la maggior parte) entrano in coma; taluni (pochi) restano senzienti.
Ho avuto modo di osservare ed assistere molti “senzienti” nell’ora della morte.
Non ho conosciuto “eroi”.
L’ultima ora è agonia e bramosia di vita, di respiro e ancora di un respiro, dopo l’ultimo respiro. Nell’ora della morte, se senzienti, saremo tutti come pesci spiaggiati che si dibattono, inutilmente.
Non è vero che la morfina, ai dosaggi corretti, “uccide”; tuttavia... la morfina attenua o spegne questa bramosia. E non vi sarà quindi un altro respiro dopo l’ultimo respiro. In questo senso la morfina contribuisce ad evitare “i tempi supplementari”, oltre il proprio tempo.
Quale cosa vorrei fare in quell’ora?
Vorrei essere Admeto, e cercare la mia Alcesti.
Il dio Apollo chiese ad Admeto di sacrificarsi per ricambiare l'aiuto a suo tempo ricevuto. Ma avrebbe potuto continuare a vivere se avesse trovato qualcuno che accettasse volontariamente di morire per lui. Così Admeto chiese ai suoi anziani genitori di sacrificarsi per lui, ma loro rifiutarono. Admeto si recò allora sui campi di battaglia (così frequenti nell’antica Grecia) per chiedere ai moribondi abbandonati se qualcuno avesse voluto morire per lui, ma tutti rifiutarono. Admeto, sconsolato, si rassegnò al proprio destino.
Allora, Alcesti decise di sacrificarsi al posto del suo sposo.  
Nel Simposio di Platone, Alcesti assurge a emblema dell'amore disinteressato, dell'Eros più autentico, per cui solo chi ama è disposto a morire per la persona cui ha consacrato il proprio cuore.

( Nell'immagine: cratere a figure rosse raffigurante Alcesti con Admeto, Caronte e demone alato)

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