Come in un film - I libri e i racconti

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Celine e Claudine
Dolci fragranze primaverili sulle colline savonesi facevano da cornice ad una contrastata fuga d’amore.
Delle due persone coinvolte ne conobbi solo una: Céline, esile ragazza sui 25 anni, fragile e “spezzata” a seguito di un terrificante incidente stradale e della conseguente lesione spinale, che la lasciò paralizzata.
Il mio compito era quello di recuperarla in un remoto ospedaletto dell’entroterra ligure e poi di assisterla durante il viaggio verso un centro riabilitativo specializzato di Lione.
Il viaggio fu lungo in quanto l’autolettiga, per via della presenza di lesioni spinali nella schiena di Céline, doveva procedere a velocità ridottissima; giunti all’aeroporto di Genova fummo imbarcati su un aereo attrezzato per il delicato trasporto.
Nel lungo viaggio iniziammo a parlare, in francese, e a poco a poco la ragazza si aprì… La sua storia d’amore con Claudine, la loro fuga dalla Francia all’Italia, i contrasti, i litigi, la sofferenza e infine il gesto folle.
Era lei alla guida. In un impeto di pazzia, sull’ultimo tornante della montagna, la decisione estrema: un volo liberatorio e finale nel profondo burrone. Solo lei ebbe gravi conseguenze, l’amica si salvò, quasi illesa.
E mentre raccontava la ragazza piangeva, piangeva, stringendomi la mano…
Concluse le laboriose operazioni di ancoraggio della barella all’interno dell’aereo, i motori rollavano muovendo il velivolo sulla pista di lancio. A questo punto la ragazza mi strinse ancor più forte la mano, confidandomi che aveva tanta paura, tanta paura di volare.
La guardai allora fisso negli occhi e le dissi: «Questa è la più bella notizia, la tua paura di volare, il tuo voler vivere ci annuncia la guarigione dalla malattia più grave, sei guarita dal desiderio di morte che alberga in te».
Bonne chance Céline!

(Nell’immagine: pittura di Federico Zandomeneghi, particolare)


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