Lettera a Leonardo da Vinci - Consulenze e Consolanze Medico Filosofiche

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Lettera a Leonardo da Vinci

ARTE- LETTERATURA- ARCHEOLOGIA


Caro Leonardo, hai precorso i tempi con le tue invenzioni, hai cambiato il modo di dipingere ed arricchito il mondo con nuova bellezza, ma soprattutto ti ringrazio per aver concepito una nuova rivoluzionaria sensibilità nella rappresentazione del Sacro.
Per la prima volta la tua “Epifania” racconta la realtà della povera gente. I volti popolani che ritrai esprimono lo sbigottimento nel momento dell'apparizione del divino. Piccoli ed umili uomini sono caduti a terra nel thauma di un evento cosmico. Non celebri quindi i potenti, non ritrai cavalieri o magi dalle splendide vesti, non descrivi l’adorazione del Sacro come legittimazione del potere. A differenza delle “Epifanie” di Benozzo Gozzoli, Botticelli, Il Ghirlandaio, Dürer e tanti altri, ricche di ori luccicanti, tu rappresenti la realtà vera dell'uomo comune, brutto e cencioso, sconvolto dalla bellezza di Dio che si manifesta.
Grazie!

(Epifania, disegno a carbone, acquerello di inchiostro e olio su tavola, incompiuto, Galleria degli Uffizi, Firenze)

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